Venerdì 24 Gennaio 2014

Six Nations - Obiettivo 120mila spettatori per la FIR

Presentato ieri a Roma il Sei Nazioni 2013 con il presidente Gavazzi che ha fissato l'obiettivo storico delle 120mila presenze per le gare con Scozia e Inghilterra.

ROMA, 23 gennaio – “Allo stato attuale delle cose, sono 90 mila i biglietti venduti per le due gare interne contro Scozia e Inghilterra ma l’obiettivo fissato dalla FIR è quota 120mila” così spiega il presidente Alfredo Gavazzi. “L'Inghilterra tira di piu' ma la Scozia e' comunque una gara importante, c'e' la possibilita' di confrontarci e di poter portare a casa un risultato positivo".

TIFOSI SPECIALI - Tra i tifosi degli Azzurri in prima fila c’è Chef Rubio che, nell’intervista rilasciata al sito diregiovani.it confessa l’iniziale scetticismo per il Six Nations a Roma: "Onestamente fino a qualche anno fa ero tra quelli che non vedeva bene il Sei Nazioni a Roma. Non vedevo cioè la gente appassionata come magari in Veneto, non vedevo in che modo un ragazzino potesse appassionarsi al rugby vivendo in un ambiente pallonaro. E poi considerando anche i pochi centri per potersi allenare". "Grazie alla Nazionale ci siamo fatti rispettare, grazie al lavoro fatto la passione tra i tifosi è aumentata sempre di più". E poi a Roma "c'è bel tempo, storicamente attrae". Alla fine, quindi, rimanere è stata "la scelta più giusta". Proprio con la 'scusa' del Sei Nazioni Rubio è protagonista di un altro programma. Dopo 'Unti e Bisunti' (ci sarà una seconda edizione), è diventato 'Cacciatore di tifosi'. Girando per la Capitale, infatti, va alla ricerca di quei potenziali tifosi rugbisti soprattutto tra persone che all'apparenza fanno pensare ad altro. "Dei passi avanti sono stati fatti- ha spiegato- Domande banali ormai non sono più fatte. Anche se un minimo di 'ignoranza' a proposito di questo sport c'è ancora". Rubio, ex terza linea, da piccolo sognava "di giocare un Sei Nazioni", ma poi per una serie di motivi, anche fisici, ha appeso gli scarpini al chiodo. Ha quindi portato avanti l'altra sua passione, ovvero la cucina: "È una passione che mi porto dietro da sempre, da quando sono nato. Sono un gran mangione: un amante della cucina non può prescindere dal mangiare. Altrimenti non sei un cuoco ma solo un esteta". Altro tifoso degli Azzurri è il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, presente anch’egli alla presentazione del Sei Nazioni.Ha parlato dell'importanza di esserci "da tifoso e soprattutto da presidente, tentando di essere utile alla comunita' del rugby, alla squadra e all'evento". Presente per il Comune di Roma l'assessore allo Sport, Luca Pancalli, subito chiaro nel comunicare di non avere a disposizione "buone notizie dal punto di vista del sostegno a iniziative importanti come queste. Ho preso pero' l'impegno per organizzare in Comune un incontro con il sindaco Marino per approfondire la situazione dell'organizzazione del Sei Nazioni. Attraverso l'organizzazione del Torneo si risottolinea la grande vocazione della citta' di Roma a organizzare grandi eventi sportivi. Una vocazione che la Capitale ha avuto da sempre". Pancalli ha ribadito: "Non siamo in grado di mettere sul piatto grandi investimenti, stiamo tentando di fare qualcosa comunque di importante, cioe' mettere in moto meccanismi virtuosi tali da collegare i grandi eventi anche a quelli meno importanti per usarli come traino anche per immaginare una crescita della societa'. Stiamo istituendo una cabina di regia che possa produrre virtuosismi. L'amore dei romani verso il Sei Nazioni e' autentico".
A ridosso delle gare, quindi dal mattino fino al tardo pomeriggio/serata, il Foro Italico sara' 'vestito' a festa con il Terzo Tempo Peroni Village: scorrera' birra a fiumi, come nelle tradizioni di questo sport senza alcuna conseguenza di ordine pubblico. E ci sara' tanta musica, dal vivo e per ballare sui vari palchi del villaggio per una festa che coinvolgera' tutti: vincitori e vinti, ma solo sulla carta.

Adriano Gasperetti - 4rugby.it