Venerdì 16 Agosto 2013

Rugby Championship - Un torneo rivoluzionario

Al via domani la competizione più importante dell’emisfero sud con la sperimentazione delle nuove regole in mischia chiusa che potrebbero cambiare il gioco per sempre. Si parte subito forte con Australia - Nuova Zelanda (ore 11:05 diretta su Sky Sport 2 HD ) e Sudafrica - Argentina (ore 14:00 diretta su Sky Sport 2 HD).

BASSI, LEGATI, VIA! - Queste le nuove chiamate per l’ingaggio in mischia chiusa che potrebbero diventare definitive dopo la fase di sperimentazione decisa dall’International Board. Come si intuisce una delle due grandi novità sta nella legatura dei piloni prima dell’ingaggio vero e proprio, concepita per proteggere i giocatori da impatti eccessivi, mentre l’altra è l’autorizzazione finale dell’arbitro al mediano di mischia su quando introdurre l’ovale. Le conseguenze potrebbero essere enormi ma tutto dipende come sempre dall’applicazione. Mischie più stabili ridurrebbero i reset fonte di noia negli spettatori ma soprattutto i calci di punizione concessi direttamente da questa decisiva fase di gioco, modificando fortemente la tattica di gara delle squadre forse in favore di una maggiore mole di gioco, chiodo fisso dell’International Board. Inoltre tornerebbe in vita, o forse è meglio dire si creerebbe una nuova arte della mischia chiusa con la tecnica a farla da padrona sulla forza bruta e con il tallonaggio che resusciterebbe da meandri inesplorati da tempo. Staremo a vedere.

MC CAW PER CARTER - Gli All Blacks partono da favoriti, quasi sempre in effetti, ma per uno stiramento al polpaccio dovranno fare a meno per un minimo di tre settimane di Dan Carter. Come sappiamo il numero 10 è un fenomeno in ogni aspetto del gioco ma soprattutto è il vero e unico calciatore della squadra dei tutti neri che con Cruden, chiamato a sostituirlo, potrebbe perdere sicurezza proprio se il playmaker dei Chiefs andasse in difficoltà dalla piazzola più che nella gestione del gioco.
Torna il capitano dei capitani però, Richie Mc Caw riprende il suo posto già da domani dopo i sei mesi sabbatici che si è concesso e sfida il giovane Hooper. C’è da scommettere che i suoi gli dimostreranno con i fatti tutto l’orgoglio e il senso di appartenenza che un giocatore come lui può suscitare. Wallabies avvisati...

QUALE APERTURA PER I CANGURI? - Gli Aussies dalla loro ripartono dopo la fine dell’era Deans con McKenzie a fare da timoniere che subito ha richiamato il genio di Cooper anche se domani schiererà un 10 che non ti aspetti dal primo minuto, quel Matt Tomua protagonista di una gran stagione coi Brumbies mentre l’apertura dei Reds finirà in panca.
Dopo la sconfitta coi Lions la voglia di cambiamento nella terra dei canguri era davvero troppa e sicuramente il nuovo coach darà freschezza ed idee ad una squadra apparsa un po’ opaca e insicura nei momenti fondamentali delle partite. L’incognita vera però è quale e quanto Genia servirà alla nazionale australiana per imporsi sui suoi avversari. Il grandioso mediano infatti ultimamente è sembrato un po’ frustrato nella gestione del suo gioco forse anche per la troppa responsabilità che si porta sulle spalle quando i Wallabies attaccano e differenziare un po’ le soluzione offensive potrebbe dargli nuovo smalto rendendolo ancora più imprevedibile, vedremo se McKenzie riuscirà nell’impresa.

SPRINGBOKS VINCENTI O NULLA - Per il Sudafrica questo è un momento fondamentale, decisivo sia per la dirigenza che per i giocatori che devono dimostrare ora se riusciranno a imporsi come la generazione precedente o se invece non sono semplicemente all’altezza delle aspettative. Se tutto va come deve andare il Sudafrica ha serissime possibilità di vincere questo secondo Championship. Con Mornè Steyn tornato ai suoi livelli che con la squadra messa sul piede avanzante può fare davvero la differenza.

VAMOS PUMAS - L’Argentina è sempre più forte, la formazione schierata da Phelan per domani fa paura anche se non ci sono Lobbe e Ayerza ma quel che manca ai Pumas oltre a un pizzico di esperienza è l’ampiezza della rosa. E questo potrebbe essere un difetto letale nel corso di un torneo così duro fisicamente. La bella notizia però è il pieno recupero di Contepomi, domani capitano per l’assenza di Lobbe e schierato a centro in coppia con Bosch. La sfida col Sudafrica promette scintille!

Pietro Lagorio