Venerdì 07 Giugno 2013

Test Match - Azzurri all'esame Springboks nel primo weekend di Test

Chiusa la parentesi per i club del Vecchio Continente, si parte con i test match estivi delle varie nazionali. Occhi puntati sulle Castle Lager Series, il mini torneo che coinvolge Sudafrica, Samoa, Scozia ed Italia con gli Azzurri chiamati alla prova di maturità con gli Springboks. Tra le altre gare spicca Nuova Zelanda-Francia, mentre le nazionali anglosassoni dovranno dimostrarsi competitive anche senza i giocatori regalati ai British & Irish Lions. Tra di esse rischia molto l'Inghilterra in Argentina mentre il Galles schiera una formazione sperimentale in Giappone. Da decifrare anche l'Irlanda che affronta gli Stati Uniti a Houston.

PRIMA PROVA - Tempo di esami di maturità e gli Azzurri non saranno da meno nelle Castle Lager Series in Sudafrica. Nel mini-torneo al quale partecipano anche Scozia e Samoa si parte subito con una prova durissima perché la banda Brunel avrà di fronte i padroni di casa del Sudafrica contro i quali non abbiamo mai vinto. Heyneke Meyer non si è risparmiato e ha scelto una formazione di tutto rispetto con un pacchetto avanzato da pelle d'oca: Mtawarira, Strauss, Du Plessis, Etzebeth, Kruger, Louw, l’esordiente Arno Botha e Spies farebbero impallidire qualsiasi avversario. Nel reparto arretrato spazio invece ad alcuni esperimenti con gli esordi di Willie Le Roux e Jano Vermaak oltre al secondo cap per JJ Engelbrecht. A completare il mix Habana, Steyn, capitan De Villiers e Bjorn Basson. Si prospetta vita durissima per i nostri placcatori, tra i quali non figura Favaro che dopo l'ottimo Six Nations ha dovuto dare forfait per infortunio. Al suo posto ci sarà Barbieri ma le sorprese sono ben altre. Una risponde al nome di Luca Morisi che torna in campo da titolare a un anno di distanza dall'ultima apparizione in azzurro. Il giovanissimo del Benetton vince la concorrenza di Canale e Garcia per affiancare Sgarbi al centro ma dietro di lui scalpita anche Iannone, altro baby del Benetton, che domani siederà in panchina pronto a guadagnarsi il secondo cap in nazionale. L'altra grossa novità riguarda, tanto per cambiare, la maglia numero 10 che verrà indossata da Alberto Di Bernardo. L'argentino di Rosario si è guadagnato il primo cap in azzurro e fa sedere in panchina quell'Orquera che nell'ultimo Sei Nazioni sembrava aver convinto tutti con prestazioni decisive, specialmente nelle partite vinte con Francia e Irlanda. Di Bernardo, arrivato tra le fila del Benetton proprio in prospettiva azzura, la sua chance se l'è comunque meritata con le ottime prove in Heineken Cup e Pro 12, giusto quindi alzare l'asticella e testarlo contro gli Springboks.

CACCIA AL BARONE - Tra gli Azzurri non c'è più Lo Cicero e si apre la caccia al suo successore. L'inseguimento si svolge su due fronti. Quello dei caps internazionali vede Parisse e Castrogiovanni a quota 95 e Bortolami a 94 sulle tracce del Barone che ha chiuso la carriera col record italiano di 103 presenze. La successione più importante riguarda però il campo dove Brunel ha a disposizione De Marchi e richiamato Aguero a tre anni dall'ultima presenza in maglia azzurra. Il primo partirà dall'inizio col Sudafrica, il secondo dalla panchina. Sempre tra i piloni c'è una mezza sorpresa con Cittadini titolare e Castrogiovanni in panchina. Il buon Martin da Paranà, dopo aver annunciato il passaggio al Tolone campione d'Europa, non se l'è passata benissimo a Leicester dove ha praticamente perso il posto da titolare e ora rischia anche in nazionale. A Durban sarà infatti Cittadini a indossare la maglia numero 3, resta da capire se si tratti di un semplice dosaggio di forze o di un cambio nelle gerarchie. Come sempre, l'ultima parola spetta al campo dove Azzurri e Springboks si affronteranno alle 17.15 (diretta Sky).

GLI ALTRI - Spostiamo ora l'attenzione sugli altri test estivi. La giornata si apre con Giappone-Galles (ore 7) per una colazione che potrebbe sorprendere con i nipponici, guidati da Eddie Jones, sempre alla ricerca del primo scalpo eccellente. Pensare che possano battere i campioni del Sei Nazioni forse è un azzardo, ma va ricordato che i Dragoni affrontano la tournée nel Sol Levante privi di tutti i grandi nomi e i “rincalzi” spesso non hanno convinto. Neanche il tempo per un caffè e divani pronti per il superclassico Nuova Zelanda-Francia (diretta Sky, ore 9.35) che rischia di trasformarsi in un bagno di sangue per i transalpini, reduci dal peggior Sei Nazioni di sempre, nella tana dei mostri sacri per il primo dei tre confronti diretti del mese di giugno. Rischia grosso anche la Scozia contro Samoa (ore 14.15) con i britannici orfani dei tre Lions Gray, Hogg e Maitland e gli isolani desiderosi di issarsi ancora più su nel ranking che li vede ora al settimo posto. Il programma si chiude con il match tutto da gustare tra Argentina ed Inghilterra (ore 21.10) per cui non c'è bisogno di scomodare la guerra delle Falkland e altri fatti storici. I Pumas hanno una ghiottissima occasione per centrare la vittoria numero cinque nei confronti dei "maestri" che scendono a Salta senza i dieci Lions oltre allo squalificato Hartley. Infine, all’alba di domenica, gli Stati Uniti ospitano un’Irlanda ultra-rimaneggiata dopo il tributo alla causa dei Lions, guidata dal coach ad interim Les Kiss. Altro match che potrebbe risultare molto più equilibrato del previsto, difficilissimo però sacrificare ore di sonno per la visione della partita che inizia alle 4.30.

RUGGITO MATTUTINO – In tutto ciò non va dimenticata la terza tappa del tour dei Lions. Dopo le larghe vittorie con Barbarians e Western Force, sabato alle ore 11.30 (diretta Sky) ci sono i Reds che possono schierare Quade Cooper, Beau Robinson, Radike Samo, Anthony Fainga’a e altri giocatori in orbita Wallabies. Per la selezione britannico-irlandese si tratta del primo ostacolo degno di nota anche se la vittoria, sulla carta, non pare essere in discussione contro la franchigia del Queensland.

Marco Previtali - 4rugby.it