Domenica 10 Marzo 2013

Six Nations - L'Italia non riesce nell'impresa a Twickenham

Migliore prestazione di sempre dell'Italia a Twickenham con gli inglesi che riescono a vincere solo grazie ad una grande difesa negli ultimi 20 minuti e  con il 18-11 odierno rimangono in corsa per il grande slam in questa edizione del Torneo.

PICCOLI PASSI - Partita entusiasmante a Twickenham con gli azzurri che dominano nel secondo tempo ma non riescono a portare a casa un pareggio che avrebbe del clamoroso. Solo il piede di Flood, perfetto dalla piazzola con un 6/6 consente alla squadra di Lancaster di rimanere in corsa per la vittoria nel torneo con il grande slam. Italia solida che manca l'appuntamento con la storia per la mancanza, che pare oramai assottigliarsi, di Killer Istinct nei momenti decisivi.

ORGOGLIO MA ANCHE BEL GIOCO -Nel primo tempo paghiamo eccessivamente un atteggiamento poco disciplinato consentendo al XV della rosa di chiudere la frazione in vantaggio per 12-3, complice anche un Sin Bin a Gori per un placcaggio senza palla a Flood. Il mediano di mischia di Treviso è stato autore si di una partita molto coraggiosa ma anche leggermente imprecisa in fase di liberazione al piede. Nei secondi 40 minuti ci si aspetta un inizio tamburrelante da parte degli inglesi ma sono invece gli azzurri con una pressione asfissiante in ogni punto di incontro e una gestione del territorio al piede finalmente efficace mettono in crisi la cerniera difensiva dei padroni di casa. Ed è proprio grazie all'atteggiamento propositivo in fase difensiva che al 50' minuto costringiamo all'errore Care che alza un pallone sanguinoso all'altezza dei propri 22, Zanni recupera in volo ed aziona immediatamente Orquera che con un calcetto illuminante serve Mclean dietro alla linea difensiva inglese, l'ala di origine australiana raccoglie e schiaccia in meta. Da quel momento chi si aspetta nuovamente una reazione rabbiosa degli inglesi rimane sorprendentemente deluso, gli azzurri hanno gli occhi inniettati di sangue e logorano alla base le convinzioni inglesi. L'ultimo quarto di partita è giocato praticamente solo nei 22 bianchi che con grande capacità adattiva riescono a riconciliarsi con una difesa competente e rabbiosa. Emblema di questo momento è l'azione finale con cui gli uomini di Brunel riescono a rimanere per diversi minuti all'altezza dei 5 metri ma non riescono a sfondare, gli inglesi tirano un sospiro di sollievo e portano a casa il bottino pieno.

NOTE A MARGINE - L'Italia mai come quest'anno si trova a livello degli avversari e nel torneo sta conducendo una campagna che entusiasma i tifosi non solo nei risultati ma anche nel gioco e nell'atteggiamento. Purtroppo, pare che di questo avanzamento non si siano accorti con la necessaria tempestività i vertici dell'International Board con arbitraggi che continuano a destare l'impressione di un certo atteggiamento di sudditanza psicologica nei confronti delle corazzate britanniche. Ovviamente non è nello spirito sportivo una critica diretta nei confronti dei fischietti ma è, a mio parere, sempre più evidente un certo atteggiamento di conservazione dello status quo in favore delle squadre che storicamente ed economicamente sono posizionate ai veritci  della palla ovale.

Roberto Bolzoni - 4Rugby.it