Venerdì 23 Novembre 2012

Test Match - Italia all'esame Wallabies

Sarà un sabato stellare, forse il giorno rugbisticamente più interessante dell’anno, con 4 sfide di caratura e fascino indescrivibili: Irlanda - Argentina, Galles - Nuova Zelanda, Inghilterra - Sudafrica, Francia - Samoa e i nostri azzurri col sogno malcelato di battere i Wallabies.

DOV'è LA DI SCIPIO? - L’Australia è un avversario al quale bisogna assolutamente togliere il possesso dell’ovale, da subito e con grande autorevolezza. Se i Wallabies giocano liberi e non sono impegnati in uno scontro fisico importante diventano inarrestabili visto che trattano la palla forse addirittura meglio dei fenomeni All Blacks. La differenza Tra Sharpe e soci ed i loro cugini Kiwi sta semplicemente nel fatto che i gialloverdi hanno dei difetti, anche importanti: innanzitutto ora non hanno l’intensità che contraddistingue da sempre il rugby australe, poi aggirano la sfida della mischia chiusa con perizie tecniche che potrebbero anche essere punite dalla potenza della nostra prima linea e dall’arbitro, non amano inoltre essere messi sotto pressione nel gioco al piede, non primeggiano nello scontro fisico attorno ai raggruppamenti e in questo momento di precarietà che attraversano, anche per il gran numero di infortunati che hanno, se andassero in difficoltà mentalmente potrebbero non essere solidi al punto da girare la partita a loro favore. Gli azzurri devono ripartire esattamente da dove sono rimasti una settimana fa e credo che nell’approccio alla gara lo staff "Brunelliano" stia lavorando benissimo proprio da questo punto di vista. Il gioco che imposteremo poi dovrà sì essere propositivo, coraggioso e votato all’attacco palla in mano come si è visto all’Olimpico ma dovrà anche sapersi dotare di quel cinismo quando e soprattutto se si tratterà di vincere la partita ed avere la maturità di optare per scelte tattiche redditizie al momento giusto anche se non splendide da vedere. L'obiettivo è quello di non impappinarsi come Katia Ricciarelli a Roma (a Firenze l'inno è affidato a Denis Dallan) ma ripetere a memoria la prova mostrata contro gli All Blacks con qualche ovvio aggiustamento e meno fretta di riciclare l'ovale nei momenti chiave. Inoltre, l'intensità di gioco va mantenuta alta ben oltre i fatidici 60 minuti. Anche al Mondiale 2011 i Wallabies misero la freccia dopo un'ora di gioco equilibratissima e per gli Azzurri fu notte fonda dopo un primo tempo da sogno. Alzare l'asticella e varcarla: questo l'obiettivo degli uomini di Brunel.

FIRENZE DUE ANNI DOPO- Italia-Australia sembra ormai avere una sede fissa. Si torna infatti all'Artemio Franchi due anni dopo il  debutto azzurro proprio contro gli oroverdi. Allora fu 14-32 per i baffuti australiani, presentatisi in Europa in pieno "spirito Movember". Si torna dunque sul luogo del delitto, dopo che il test è stato spostato dal Dall'Ara di Bologna, per il quattordicesimo confronto ufficiale tra le due selezioni. I precedenti sono tutti per i Wallabies che nelle ultime cinque sfide agli Azzurri hanno sempre marcato più di 30 punti. Tenerli sotto questa quota potrebbe significare partita aperta fino all'ultimo per i nostri che devono dunque stringersi a coorte in difesa ma anche essere precisi e meno precipitosi in attacco per non farsi saltare dai marsupiali australi.

Pietro Lagorio e Marco Previtali - Redazione 4rugby.it