Sabato 15 Ottobre 2011

RWC - Bleus in finale senza gloria

La Francia, con una solida prestazione difensiva e poco più, si aggiudica la prima semifinale di Auckland con il punteggio di 9-8. I Galletti hanno la meglio su un Galles generosissimo lasciato in inferiorità numerica per quasi sessanta minuti da Rolland che manda negli spogliatoi anzitempo capitan Warburton per un brutto placcaggio rovesciato. Il piede preciso di Parra, che mette a segno i soli tre piazzati della gara per i transalpini, alla fine della partita fa tutta la differenza del mondo. I Dragoni invece lasciano troppi punti per strada con i calci sbagliati di Hook e Jones, il secondo sostitusce il primo all'inizio del secondo tempo proprio per assicurare maggior precisione al piede, e non sono nemmeno troppo fortunati quando Halfpenny a pochi minuti dalla fine vede un suo piazzato da centrocampo arrivare corto per un centimetro.

MA CHE FRANCIA E' QUESTA? - Quando al 19' l'ottimo capitano gallese è stato espulso per un folle quanto stupido placcaggio su Clerc ci si aspettava davvero una partita senza storia, dominata dai francesi, che avrebbero avuto sicuramente vita facile su una squadra che sebbene avesse fatto vedere grandi cose in tutta la competizione, rimaneva privata del suo miglior giocatore e man mano che i minuti passavano era sempre più fiaccata dalla dispendiosa prova di giocare quasi tutta la partita in 14. La Francia invece ha tentennato, nella prima frazione di gioco si è portata in avanti senza pungere, e non si capisce se abbia mancato per troppa fiducia e si sia sentita già la finale in tasca o se proprio non ci sia riuscita, e nel secondo tempo è stata addirittura dominata dalla compagine di Gatland, che dopo aver impostato un bel gioco tattico al piede ha sempre più spesso preso possesso della metà campo francese e lì ha potuto rendersi pericolosa con delle splendide cariche verticali portate a turno dai suoi ball carriers, su tutti Faletau, Roberts e Phillips. Gli unici punti messi a segno dai francesi sono venuti da calci di punizione presi sì per la maggior pressione portata ma che mai hanno allontanato gli avversari a distanza di break, e non solcando un certo distacco nel punteggio, come era nelle loro possibilità, i Bleus hanno finito per rivitalizzare un Galles in difficoltà oggettiva, fino a subire la bella meta di Phillips.
La squadra di Lievremont è mancata totalmente per mole di gioco, proprio quello che dovrebbe essere il suo punto di forza, basti pensare che a fine gara i Galletti sono stati sotto nel possesso dell'ovale, nel territorio conquistato e hanno fatto solo 55 passaggi, davvero una miseria per una squadra che si trova in superiorità numerica in una semifinale mondiale. I francesi avrebbero potuto far correre i propri avversari per il campo con rapidi cambi di fronte o mantenere a lungo il possesso sfinendo gli avanti gallesi che hanno giocato tutta la gara in sette contro otto, avrebbero potuto esplorare al piede gli inevitabili buchi lasciati al largo dai gallesi e invece non hanno fatto nulla di tutto questo, si sono limitati a difendere guidati in questo dal buon Bonnaire, alla fine nominato man of the match.
A questo punto è inevitabile chiedersi come i Bleus affronteranno la finale di domenica prossima, sia l'Australia infatti, che gli All Blacks ci sembrano davvero troppo più forti della Francia vista oggi in campo, saprà Lievremont non farsi prendere dall'entusiasmo e compattare ulteriormente i suoi per onorare al meglio la partita più importante della loro vita?

IL PLACCAGGIO CHE HA SEGNATO LA PARTITA - Posto che il regolamento è forse troppo duro nel punire i placcaggi "a ribaltare" e che molti nell'immediato dopo partita hanno giudicato eccessivo il cartellino rosso per punire il fallo dell'open flanker gallese, non si può davvero non giudicare come una immensa ingenuità quella commessa del giovane capitano dei Dragoni, che se oggi fosse stato della gara forse ora starebbe festeggiando coi suoi compagni al posto di versare inutili lacrime di sconforto. Sicuramente non tarderanno le critiche sullo staff gallese che ha messo sulle spalle della giovane terza linea dei Cardiff Blues una responsabilità come quella di essere il capitano della squadra, ovviamente quanto avrà pesato nella testa del giocatore questo ruolo è difficile da dirsi ma i dubbi in proposito sono, visti i fatti, quantomeno regionevoli. 

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Pietro Lagorio - Redazione 4rugby

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