Venerdì 23 Agosto 2013

Rugby Championship - Move forward companeros!

Australia e Argentina hanno avuto una settimana per lasciarsi alle spalle gli strascichi della delusione del primo turno e domani sono chiamate alla grande prestazione per superare i loro avversari monstre All Blacks e Springboks, ma soprattutto se stesse.

UN CANGURO ARRABBIATO - McKenzie e Ashley Cooper hanno decisamente suonato la carica negli ultimi giorni riportando ai media la rabbia di tutto l’ambiente Wallabies per come sia arrivata la sconfitta di sabato scorso. Dalle dichiarazioni dei due traspare tutta la voglia di rifarsi degli australiani feriti nell’orgoglio ed il punto che sembra accumunare le opinioni loro e degli addetti ai lavori è che tatticamente i Wallabies siano stati troppo poco equilibrati per avere la meglio sui fenomeni neozelandesi. Gli australiani hanno sicuramente commesso troppi errori che i kiwi sono stati bravissimi a trasformare in punti e la sconfitta è stata sicuramente troppo pesante sul tabellone rispetto a quanto visto in campo, anche a causa di alcune decisioni arbitrali sfavorevoli ai gialloverdi in momenti importanti della partita. Ma per uscire vittoriosi dal campo di Wellington domani (gara in diretta su Sky Sport 2 HD, ore 09:25) i gialloverdi dovranno sperare in un mezzo miracolo. Gli australiani dovranno davvero fare una partita perfetta infatti e gli All Blacks incappare in una giornata quantomeno opaca, perché se è vero che George Smith e soci sono stati a tratti ottimi nel creare gioco e nel conservare il possesso spesso sorprendendo gli AB è altrettanto vero che non sono riusciti a capitalizzare tutto quello che hanno creato e soprattutto che difficilmente potranno alzare l’asticella rispetto a quanto fatto vedere sabato scorso in questi capitali aspetti del gioco. Insomma gli australiani hanno già giocato bene e segnato quasi 30 punti, il problema è che nella stessa partita hanno perso e ne hanno presi quasi 50!
Ciò in cui invece potrebbero migliorare è certamente la fase difensiva e ancor di più l’alternanza tattica ma il problema è che i loro avversari sanno come comportarsi rispetto a qualsiasi arma tattica venga usata contro di loro reagendo di conseguenza o imponendosi sull’avversario. Sul piano del gioco insomma è davvero difficilissimo mandare in crisi gli All Blacks, altro discorso forse si può fare sul piano fisico, ed è per questo che il Sudafrica è sempre la squadra più difficile per i neozelandesi, ma tatticamente e tecnicamente superare McCaw e i suoi è quasi impossibile. Quello in cui i Wallabies possono sperare è che loro facciano una partita perfetta come detto e che i loro avversari siano in una cattiva giornata, com’è successo all’ottima Inghilterra di novembre. Quali potrebbero essere allora i punti deboli dei neozelandesi? Solo uno: gli All Blacks giocano con la loro quarta o quinta scelta all’apertura. Quel Tom Taylor di Canterbury, primo centro in coppia con Crotty nei Crusaders, che bene ha fatto da un paio d’anni a questa parte, visto che comunque stiamo parlando di un talento spaventoso che se italiano per farsi un’idea giocherebbe titolare in nazionale domani, ma che è tutto da valutare a livello internazionale, infatti domani è al debutto in nazionale. Il fatto è che i suoi compagni e lo staff ovviamente questo lo sanno benissimo e sapranno proteggerlo molto bene. Tuttavia è a questo che devono necessariamente aggrapparsi i Wallabies ed è lui la fonte di gioco che dovranno tentare di mettere sotto pressione per non finire ad essere solo dei canguri ancora più arrabbiati.

LA GARRA DEL PUMA - Continuando nella nostra rassegna zoologica ha davvero sorpreso la debacle dei Pumas contro gli Springboks di sabato a Soweto soprattutto per quanto siano mancate nei giocatori di Phelan per tutti gli ottanta minuti il cuore, la lucha, la garra, gli elementi fondanti del gioco argentino. Domani si ritorna a Mendoza però, teatro l’anno scorso dello storico pareggio 16 a 16 tra Sudafrica e biancoazzurri e speriamo che le mura amiche dello Stadio Malvinas Argentinas sappiano restituire ai nostri cugini argentini tutto lo spirito di cui hanno bisogno e che sono stati sempre capaci di mettere in campo e anche quella furbizia che li contraddistingue, completamente scomparsa sabato per lasciare spazio a una rassegnata accondiscendenza verso l’avversario più forte. Sì perché i Bokke sono molto molto forti, sicuramente più forti dei Pumas ora e anche domani sarà durissima che Contepomi e i suoi compagni riescano ad avere la meglio di questa corazzata. Fisicamente i verdeoro sono impressionanti come sempre, asfissiano i loro avversari con ritmi di gioco vertiginosi e impatti terrificanti ma riescono anche ad essere sempre più elusivi, imprevedibili e veloci con i loro tre quarti, giocatori come Le Roux, fenomeno del momento, Engelbrecht, Basson, Serfontein, oltre ai soliti Habana e De Villiers, hanno infatti aggiunto molta fantasia agli attacchi dei sudafricani, che ormai sembrano i soli in grado di impensierire il dominio della Nuova Zelanda sul torneo. Le aspettative per le sfide AB - Springboks ormai sono già alle stelle!

Pietro Lagorio - 4rugby.it