Domenica 26 Maggio 2013

Eccellenza - Dopo i brividi, la gioia: per Mogliano è il primo titolo!

La sfida tra novizie è stata vinta dalla Marchiol Mogliano, ma con la collaborazione di Prato quella di ieri è risultata essere una finale bellissima, incerta e piena di emozioni, compreso un "giallo" finale: dopo alcuni minuti di paura i veneti hanno potuto gioire grazie alla visione dell'instant replay del Tmo.

MILANO - Il tempo regolamentare è già scaduto, Mogliano è avanti di 5 punti, Prato tenta il tutto per tutto. Al ‘Chersoni’ sono tutti con il fiato sospeso: in ballo c’è il primo scudetto per tutti mentre il risultato è ancora in bilico. Il pallone, sotto una pioggia battente che ha reso il campo pesantissimo, è nelle mani dei toscani che arrivano a due passi dall’area di meta dei veneti. Succede tutto in pochissimi istanti: l’ultimo tuffo è un colpo al cuore per Prato, convinto di aver segnato la meta del pareggio (e del potenziale soprasso in caso di trasformazione), e per Mogliano che teme di aver perso l’Occasione della vita, ovvero il primo scudetto in appena nove anni di vita. L’azione della potenziale meta toscana, però, non è per niente chiara visto il groviglio di uomini che ha coperto la visuale a tutti: meglio ricorrere al Tmo, in questo caso l’espertissimo Damasco di Napoli. Minuti che sembrano secoli ed ecco la decisione: non è meta, finisce 16-11 e Mogliano può festeggiare, l'83esimo scudetto italiano di rugby è tutto suo. Prato perde la seconda finale di fila dopo il ko dello scorso anno con Calvisano. Ma non può avere rimpianti avendo giocando comunque un’ottima partita. In avvio proprio Mogliano va in meta al secondo minuto: la squadra trevigiana muove rapidamente al largo dopo una penetrazione verticale del centro Enrico Ceccato e trova libero all’ala Onori, che rifinisce la manovra dei compagni oltre la linea di meta. Fadalti, in giornata da dimenticare dalla piazzola (1/5) non trasforma. Per gli Estra I Cavalieri Prato, padroni di casa e sostenuti dal pubblico delle grandi occasioni – il “Chersoni” è esaurito in ogni ordine di posto – è una doccia fredda da cui però la squadra del duo De Rossi/Frati sa scuotersi immediatamente. I toscani faticano ad avanzare, Vezzosi dalla metà campo calcia basso, l’ovale viene frenato dal fango ed il seconda linea Nifo è il più veloce di tutti a toccare per il pareggio: la trasformazione di Ragusi colpisce il palo. La partita non è veloce – non può esserlo, con un campo tanto pesante – ma nella fase centrale del primo tempo vede gli Estra I Cavalieri a lungo nella metà campo moglianese: una lunga pressione che però non si concretizza in punti, mentre Candiago e compagni al trentaquattresimo sono bravi a finalizzare una visita nei ventidue avversari con un piazzato che Fadalti trasforma. Sarà l’unico centro giornaliero dell’ala, ma è sufficiente a mandare le squadre a riposo con Mogliano in vantaggio 8-5. L’ultimo sussulto del primo tempo porta sempre la firma biancoblù: attacco veloce, poi l’apertura Rodriguez calcia al largo per Onori, che raccoglie, evita un avversario e tocca in meta. Vivarini, lontano, ricorre al TMO ma per Damasco l’ala ha un piede sulla linea, niente marcatura. Si riprende e Mogliano, su situazione analoga, ci riprova: ancora Rodriguez cerca il cross-kick per la propria ala ed Onori si fa trovare ancora pronto. Questa volta, solo, deve solo agguantare la palla e coprire i pochi metri che lo separano dalla linea avversaria: 13-5, ed è l’episodio che deciderà la gara. Prato accorcia con Ragusi, 13-8 e poi ancora 13-11. Ma i toscani pagano però caro un giallo al flanker Ruffolo per un placcaggio in ritardo. Dal calcio che ne segue, Nathan – che rileva Fadalti come piazzatore – fa infatti centro da buona posizione per il 16-11. Passando per l’emozionante finale, così, Mogliano arriva allo storico scudetto. “Non potevo sognare epilogo migliore per questa avventura, siamo felici, abbiamo ottenuto una grande vittoria contro un grande avversario- ha detto Umberto Casellato, coach del Marchiol ma alla sua ultima gara sulla panchina dei veneti avendo già annunciato il divorzio a fine stagione- Gli Estra I Cavalieri Prato erano l’avversario più ostico che avremmo potuto trovare lungo la strada, siamo riusciti a superarli con merito. Avevo chiesto alla squadra un gioco diverso, molto più gioco al piede viste le condizioni meteo. Hanno scelto di fare di testa loro, e va benissimo così” ha detto l’allenatore dei nei Campioni d’Italia. “Credo che aver perso un giocatore chiave come Majstorovic in mezzo al campo abbia penalizzato molto le soluzioni offensive dei Cavalieri– ha aggiunto Casellato– ma siamo stati bravi a tenere in ogni situazione di gioco, a non perdere la testa nel finale quando eravamo sotto pressione ed in inferiorità numerica. E’ una gioia immensa”. Concorda il coach di Prato Frati: “Come da detto Umberto la perdita di Majstorovic nei primi minuti di gioco è stata decisiva, abbiamo perso molte opzioni e McCann da solo ha fatto quel che ha potuto in mezzo al campo. Pieno merito al Mogliano, ha portato a casa questa finale e questo scudetto giocando al meglio. E’ una vittoria meritata, non voglio dire altro se non che per me ed Andrea (De Rossi) è una grande delusione lasciare questa squadra e questo gruppo con una sconfitta in Finale. La squadra è rimasta unita sino alla fine, ha superato molte difficoltà, avremmo voluto lasciare un discorso diverso. Grazie alla squadra ed ai tifosi che ci sono sempre stati vicini ed oggi hanno sostenuto magnificamente I Cavalieri”

Adriano Gasperetti - 4Rugby.it