Venerdì 15 Marzo 2013

Six Nations - Atto conclusivo

L’Italia contro l’Irlanda a Roma per onorare Lo Cicero alla sua ultima uscita. La Francia cerca con la Scozia il primo successo, ma gli occhi di tutti saranno su Galles-Inghilterra, una partita che vale un torneo

ITALIA-IRLANDA- Roma si tinge di verde per l’invasione pacifica dei tifosi Irlandesi, accorsi in massa complici anche le festività di San Patrizio e il primo Angelus di papa Francesco I. Due squadre che non hanno più nulla da chiedere al loro torneo, se non l’orgoglio di chiudere con una vittoria questa edizione: da una parte l’Italia, che deve trovare un senso a un torneo iniziato con la vittoria sulla Francia a cui han fatto seguito solo sconfitte; dall’altra l’Irlanda, con un Declan Kidney che ha ormai pensionato Ronan O’Gara, per il quale non c’è più spazio nemmeno in questo momento, quando al squadra è letteralmente falcidiata dagli infortuni. Ma la partita di sabato avrà un valore del tutto particolare per Andrea Lo Cicero: Il Barone ha infatti annunciato che quella di domani sarà la sua ultima esibizione in maglia azzurra, una carriera che si conclude con 102 caps (domani saranno 103) e altrettante battaglie in prima linea. Capitolo formazione: in prima linea, detto di Lo Cicero, sono out Castrogiovanni e De Marchi, quindi in sala macchine agiranno Cittadini e Ghiraldini come tallonatore. In terza linea, Simone Favaro prende il posto di Robert Barbieri, uscito malconcio dalla sfida all’Inghilterra, mentre in mediana agiranno Gori (mediano di mischia) e Orquera (apertura). Venditti e McLean all’ala, Masi estremo.
Dal quartier generale irlandese invece arriva la notizia che Johnny “Cash” Sexton non ce l’ha fatta a recuperare dal suo infortunio e per domani sarà out: Kidney però non ci pensa minimamente all’idea di richiamare il buon vecchio O’Gara e si affida al giovane Paddy Jackson, con Ian Madigan in panca. In mediana con Jackson ci sarà Conor Murray. Per il resto la formazione prevede una prima linea con Healy, Best e Mike Ross, Mc Carthy e Ryan in seconda linea, O’Mahony, O’Brien e Heaslip in terza. Detto della mediana, all’ala agiranno Earls e Gilroy, Kearney estremo con Marshall e O’Driscoll (alcuni dicono che anche per lui sia l’ultima partita in maglia verde) al centro.

FRANCIA-SCOZIA - La grande delusione di questo Sei Nazioni prova, con la spinta del pubblico amico di Parigi, a centrare una vittoria che almeno eviterebbe di dare un senso di Waterloo a questa campagna continentale. Saint-Andrè, che malgrado le continue figuracce sembra non volersi schiodare dalla panchina, è a rischio esonero, e nemmeno una vittoria potrebbe essere sufficiente a salvarlo dal benservito: contro di lui giocano il fatto di aver avuto sempre poche idee e perdipiù confuse, oltre a non essere riuscito a trovare un leader a una squadra che a livello di talenti individuali ha ben poche rivali al mondo. E così per la sfida di sabato sera ecco rientrare nel giro dei titolari Mathieu Bastareaud a centro, mentre esordiscono dal primo minuto Sebstein Vahaamahina e Antoine Claasen, rispettivamente in seconda e terza linea. In mediana c’è Morgan Parra, da tempo ripresosi la maglia numero 9 dopo le non certo entusiasmanti prove di Machenaud, accompagnato da Michalak. Il triangolo alalargato fa conto sulla velocità e l’esplosività di Maxime Medard, Vincent Clerc e Huget a estremo.
Quanto alla Scozia, ha disputato sinora un ottimo torneo, con la perla (ahinoi) della vittoria sull’Italia: la formazione è la stessa che sabato scorso ha perso contro il Galles, con le eccezioni di Richie Gray, per lui brutto infortunio e uscita in barella, sostituito dall’esordiente Gilchrist, e Rob Harley ,terza linea, sostituito da Strokosch. Per il resto prima linea con Grant, Ford e Murray, Gilchrist e Hamilton in seconda linea, mentre in terza agiranno il già citato Strokosch con Kelly Brown e Beattie. In mediana spazio a Laidlaw e Duncan Weir, con Visser e Duncan (due ali non esattamente made in Scotland) Hogg estremo con Lamont e Scott a centro.

GALLES-INGHILTERRA - Sebbene sia la seconda partita in ordine cronologico a essere disputata, questa sfida va lasciata per ultima perché è la vera clash of titans, la vera battaglia finale che assegnerà il dominio sull’emsifero rugbistico nord. I bianchi di Sua Maestà vanno a Cardiff per il Grande Slam, i Gallesi contano sul fortino amico per provare il grande colpo, scippare agli inglesi il Trofeo e fare il bis dopo la vittoria dell’anno scorso: un’impresa che si preannuncia tuttavia ardua, perché ai dragoni non basta vincere, ma devono farlo con almeno 7 punti di scarto per annullare la differenza punti. Prepariamoci quindi a 80 minuti spettacolari, di battaglia dura, fra due squadre rivali da sempre: ovviamente il Millennium sarà una bolgia infernale, con oltre ottantamila persone a ruggire per sospingere i propri beniamini all’impresa.
I dragoni tornano al gran completo, con Tipuric e Warburton (che torna ma senza fascia di capitano) in terza linea, Phillips e Biggar in mediana, North e Cuthberth all’ala con Halfpenny a estremo, mentre finisce in panca james Hook.
Dall’altra parte Stuart Lancaster recupera Farrell e Croft rispetto alla partita con l’Italia, con l’ulteriore novità rappresentata da l ritorno in prima linea di Marler al posto di Vunipola. Per i lresto si va verso la miglior formazione possibile con Ben Youngs a fare compagnia in mediana a Farrell, Tuilagi a numero 13, Ashotn, mike Brown e Alex Goode (estremo) a comporre il triangolo allargato. Fra gli avanti, prima linea con Marler, Tom Youngs e Dan Cole, seconda linea con Launchbury e Parling, in terza linea agiranno Tom Corft, Chris Robshaw e Tom Wood . Sabato alle 18 non prendete altri impegni: sulla carta si preannuncia una partita pazzesca e, vada come vada ,di sicuro ci sarà da divertirsi. 

Alessandro Gennari - 4rugby.it