Mercoledì 04 Luglio 2012

Super Rugby – Chiefs già ai Playoff

Mancano 2 partite ai Playoff e arriva il primo importante risultato: gli uomini di Rennie sono i primi qualificati alla fase eliminatoria. Chi li raggiungerà? Quale sarà la filosofia di gioco vincente? Di sicuro come sempre la differenza la faranno i dettagli.

IL PESO DEGLI ERRORI - Come detto i Chiefs sono arrivati ai Playoff, già sicuri come sono della prima posizione della Conference neozelandese grazie all’ennesima vittoria convincente, stavolta contro gli Highlanders a Dunedin, che hanno conquistato giocando come sempre con grande efficacia e autorevolezza un rugby veloce e verticale che alterna sapientemente le sfuriate di SBW e Cruden alle inarrestabili fasi attorno ai raggruppamenti di Taumalolo, Messam, Retallick e soci. Sabato il tabellone del Forsyth Barr Stadium recitava alla fine un 21 a 27 fin troppo generoso con i padroni di casa che in apertura di secondo tempo erano già sotto 9 a 21 e che mai hanno dato l’impressione di poter davvero rientrare in partita.
Incontro invece molto più equilibrato è stato quello tra Crusaders e Hurricanes andato in scena a Christchurch, la posta in gioco era molto alta per entrambe le squadre con i Canes che si giocavano l’ultima chance di entrare nei Playoff almeno dal sesto posto, piazzamento che si sono conquistati con un 22 a 23 davvero sudato. La gara è stata una classica sfida neozelandese, giocata sempre a viso aperto combinando lo spirito guerresco alla tattica ed esaltando da entrambe le parti i propri punti di forza imponendoli sull’avversario. I Crusaders come sempre sono stati molto ortodossi, hanno con ordine sin da subito giocato in modo differente rispetto a dove si trovavano in campo e in quale situazione erano chiamati a fronteggiare gli avversari: attaccando palloni di recupero e restart, calciando tatticamente nella propria metà campo dopo massimo due fasi e quando hanno trovato una ferita profonda nella difesa insistendo con pick and go continui in modo da prendere sul tempo chi recuperava e costringendo i Canes ad avvicinarsi alla fonte del gioco per poi punirli al largo. Piano perfetto, semplice e letale, peccato che non abbia portato a molto. Sì perché gli Hurricanes di sabato hanno formato una squadra selvaggia, confusionaria fin che si vuole ma furiosa su ogni pallone, in attacco come in difesa. Smith, Taylor, Savea, Barrett, Lam hanno attaccato sempre a 100 all’ora e hanno difeso con ferocia nei placcaggi e così facendo hanno portato gli ortodossi Crusaders su un piano che non amano troppo dalle parti di Christchurch, quello della battaglia a tutto campo senza un vero padrone. Cosi facendo gli Hurricanes, più o meno consapevolmente, hanno fatto sì che i tanti errori che si sono visti durante la partita abbiano pesato molto di più per la squadra di casa che per loro poiché se il terreno favorevole dei rossoneri è quello dell’ordinata tessitura del gioco, ogni qual volta sbagliavano un piazzato, perdevano palla, prendevano calcio di punizione che li portava indietro o portava tre punti al loro avversario, soffrivano molto di più di chi ha fatto del gioco continuo, sfrenato, senza territorio la propria arma migliore. Certo se i Crusaders non avessero sbagliato tanto avrebbero vinto di 30 punti ma commettendo gli stessi errori degli Hurricanes si sono trovati in una situazione nella quale il peso specifico dei loro errori era mostruosamente maggiore rispetto a quelli della franchigia di Wellington e hanno inevitabilmente perso, intrappolati. Il cammino verso i Playoff degli Hurricanes ora è diventato più che possibile sebbene dipenda anche dai risultati delle altre pretendenti: dopo un bye che porterà loro i canonici 4 punti se la vedranno col pessimo cliente Chiefs, però già qualificato. I Crusaders, comunque ancora padroni del loro destino si troveranno anche loro di fronte ai Chiefs venerdì nella durissima trasferta di Waikato mentre l’ultima partita li vedrà impegnati in casa contro i Western Force, per passare devono ritrovare Carter, Read e Dagg, altrimenti sarà durissima.

SENSO UNICO - Le altre partite del turno non hanno riservato sorprese e nemmeno troppe emozioni. Molto importante sicuramente è stata la prestazione di Quade Cooper per i suoi Reds che hanno sconfitto i Rebels con un corsaro 17 a 32; in vista delle ultime 2 partite la convincente gara del talentuoso numero 10 australiano rende meno fantascientifica l’impresa di battere Highlanders e Waratahs facendo 5 punti in entrambi i match per arrivare alla matematica certezza dei Playoff. In conclusione di turno le due sudafricane a 5 stelle Bulls e Stormers hanno asfaltato rispettivamente i Cheetahs 40 a 24 e i Lions 27 a 17 mentre i leader australiani Brumbies si sono confermati tali sul campo dei Force vincendo senza apprensioni 17 a 28.
Il prossimo turno sarà davvero da scintille e non si può perdere per niente al mondo con i match della vita Chiefs-Crusaders, Reds-Highlanders e Sharks-Bulls su tutti ma stando attenti alle sorprese tra Brumbies e Waratahs in un derby sempre molto sentito nella terra dei canguri.

Pietro Lagorio.