Lunedì 14 Maggio 2012

Eccellenza - Prato sciupa, Calvisano ne approfitta

Toscani avanti dopo 40 minuti, super rimonta dei lombardi nel secondo tempo: gara1 agli uomini di Cavinato che sabato avranno il match point tra le mura amiche del San Michele.

Cautela Calvisano, delusione Prato. L'epilogo della prima finale scudetto del 2011/12 del campionato Eccellenza regala stati d'animo diversi alle due protagoniste, della stagione regolare prima e dell'ultimo atto poi, in vista della sfida di sabato prossimo. A Prato vince Calvisano 27-22 grazie ad un parziale di 24-5 nel secondo tempo: ora al San Michele, infatti, al Cammi basterà un pareggio nella seconda gara della serie per chiudere i conti e conquistare il terzo titolo di Campione d’Italia della propria storia, mentre per I Cavalieri vincere sarà l’unico modo per raggiungere la terza, decisiva partita di finale. Dopo i primi 40 minuti, finiti sul 17-3 per i toscani che hanno in mano iniziativa e possesso del campo, con Calvisano costretto nella propria metà campo per la grande pressione avversaria, quanto avviene nel secondo tempo è come minimo difficilmente immaginabile. Wakarua dalla piazzola, le giocate di Patelli e di Ngawini, fanno sorridere Prato. Ma Calvisano tiene botta, sa soffrire e soprattutto si affida all'esperienza, soprattutto di un uomo guida come Paul Griffen. Così i lombardi iniziano con il piede sull'acceleratore e in un batter d'occhio risalgono fino al -4 (17-13). Prato subisce il colpo ma reagisce portandosi sul 22-13 (meta di Kolo'Ofai). Ma Calvisano c'è ancora, complice anche un certo nervosismo tra i toscani, soprattutto con il pilone Garfagnoli che paga i falli ripetuti con un cartellino giallo, la mischia dei Cavalieri indietreggia e Damasco concede la meta tecnica del 22-20. E si ripete con una nuova meta tecnica, quella trasformata da Griffen per il 27-22 finale. “Non abbiamo ancora vinto nulla- predica cautela il coach del Calvisano Andrea Cavinato- anzi sabato giocando in casa avremo tutto da perdere. Dovremo essere bravi a non metterci pressione da soli, fare un rugby concreto come quello di oggi. Nel primo tempo abbiamo subito il loro pack, complice anche un Costanzo non al meglio in prima linea ed un Erasmus a sua volta non al 100% in seconda. Faccio i complimenti a chi li ha rimpiazzati, ci ha dato qualità in mischia e le due mete tecniche sono lì a dimostrarlo. Siamo stati concreti nel secondo tempo e nel rugby la concretezza viene prima di tutto. A metà gara, sotto per 17-3, la squadra era sfiduciata: con lo staff abbiamo deciso di non effettuare cambi, tranne quello di un Appiani in difficoltà, per rinnovare la fiducia a chi aveva iniziato la gara. Abbiamo avuto ragione e voglio ringraziare in particolare Griffen, un atleta maturo ed un trascinatore che è stato fondamentale per riportare il club dove si trova adesso”. Chiaramente deluso Filippo Frati, coach di Prato con De Rossi: "Calvisano ha puntato sugli avanti e ci ha messo in grave difficoltà in mischia. Noi abbiamo perso atleti chiave come Giovanchelli e Berryman nel corso del match, ma di certo a metà gara non mi sarei aspettato un finale come questo visto che nel primo tempo abbiamo cancellato dal campo i nostri avversari. Nel secondo tempo sarebbero bastati tre punti in più per chiudere il match, non li abbiamo segnati e loro hanno preso fiducia, mettendoci in grave crisi in mischia ordinata. La loro supremazia in questa area del gioco, nel secondo tempo, è stata netta così come le due mete tecniche, entrambe evidenti. Dovremo farci delle domande, in questa settimana, circa la tenuta fisica e mentale della nostra squadra ma non è ancora finita: per vincere lo scudetto dobbiamo vincere due volte di fila a Calvisano, ma questi Cavalieri hanno le qualità per riuscirci”.

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Adriano Gasperetti per 4rugby.it