Venerdì 16 Marzo 2012

Six Nations - Brunel si affida alla tradizione e al Martin Furioso

Nessuno dei predecessori di Brunel ha chiuso il primo Six Nations della propria gestione con il Whitewash ma tutti, tranne Kirwan, non hanno saputo evitare il Cucchiaio di Legno. Per la partita di domani (ore 13.30 con diretta testuale sul nostro sito) Brunel si affida dunque, oltre che ai 22 selezionati, anche alla tradizione per non diventare l’eccezione alla regola.

LO SAPEVATE CHE...? – Johnstone, Kirwan, Berbizier, Mallett. Nessuno di loro ha perso tutte le partite all’esordio nel Torneo. Difficile da credere? Sotto la prima gestione dei due neozelandesi arrivarono le storiche vittorie su Scozia (34-20 del 2000) e Galles (30-22 del 2003), Berbizier strappò lo storico pareggio di Cardiff (18-18 nel 2006) e il tanto bistrattato Nick Mallett ha ancora sul comodino la foto di Marcato e del drop che sancì il 23-20 sulla Scozia nel tripudio del Flaminio 2008. Uno solo di essi riuscì però nella doppia impresa: evitare la doppietta Whitewash-Cucchiaio di Legno. Indizio: tutti i weekend lo vedete e sentite su Sky…

ARMA A DOPPIO TAGLIO – Brunel è dunque chiamato a non interrompere la tradizione positiva ma i precedenti rappresentano un’arma difficile da maneggiare. Non riuscire dove altri sono riusciti potrebbe condizionare in negativo il cammino del francese alla guida della Nazionale. Allo stesso tempo però nelle mani del condottiero d’Oltralpe c’è la ghiotta opportunità di imitare Kirwan. Battere la Scozia significherebbe infatti rifilarle Cucchiaio di Legno e Whitewash in un sol colpo. Per farlo si affida anche al “coup de theatre”: Castrogiovanni titolare a soli 34 giorni dalla rottura della costola.

MARTIN FURIOSO VOL.2 - Dubbi sulla tenuta del pilone di Leicester ce ne sono parecchi ma gli “scozzesi” sono andati oltre: “Ho giocato nel ruolo e mi sono fratturato le costole: credo sia impossibile ripresentarsi dopo un mese a meno di non farsi dei punturoni illegali”. Fa specie scoprire che la dichiarazione (rilasciata a “La Gazzetta dello Sport”) non sia del focoso Andy Robinson ma di Marcello “Mouse” Cuttitta, ex capitano azzurro, che ora allena gli avanti scozzesi. La cosa non ha lasciato indifferente il buon Castro che, come già fatto col collega Corbisiero, si è sfogato a mezzo Twitter: “"Cuttitta non sapevo fossi laureato in medicina!!!!! Se nn hai avuto la palle per sopportare il dolore nn farlo con chi lo sa fare!". Alcol puro gettato su una sfida già di per sé caldissima, quella tra i due pacchetti di mischia. Gli fa eco poi capitan Parisse: “Stamattina a colazione – ha concluso la propria conferenza stampa Parisse – sono rimasto stupito delle dichiarazioni di Massimo Cuttitta, tecnico degli avanti scozzesi. Rispetto molto Cuttitta, che come giocatore ha dato moltissimo all’Italia ed è stato anche capitano di questa Nazionale, ma mi ha dato molto fastidio leggere che ha messo in dubbio l’onestà dello staff medico, di Castrogiovanni, di tutta la Nazionale. Ho vissuto da vicino il grande lavoro di medici e fisioterapisti per mettere Martin nella condizione di giocare ed il fatto che una mancanza di rispetto di questo genere nei confronti di tutti noi venga da una persona come Massimo Cuttitta mi lascia senza parole”. Mai avevamo assistito a un pre-partita del genere, ci auguriamo vivamente venga tutto tradotto in spinte e placcaggi extra e, soprattutto, nel quinto successo sui soliti compagni di fondo classifica.

ADDIO FABIO – Nota a margine, ma neanche troppo, l’infortuno a Ghiraldini che ha promosso Fabio Ongaro a titolare. Il tallonatore veneziano, ora in forza agli Aironi, si gioca contro gli Highlanders l’ultimo cap internazionale e chiuderà dunque la carriera a quota 80 dato che ha annunciato di non volere (forse “potere” è la parola corretta) più indossare la maglia Azzurra. Di certo chiuderà in lacrime, resta da capire se di gioia o di dolore.

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Marco Previtali - Redazione 4rugby.it
Twitter: @madpre82

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